Jo-Anne McArthur in visita all’EZ’s Place

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Durante il suo tour italiano la fotoreporter e attivista animalista di Toronto Jo-Anne McArthur ha incontrato il pubblico di Bologna, Firenze, Roma, Milano, Pordenone, Mestre e Treviso, per presentare il suo progetto e il suo libro “Noi animali – We Animals” edito in italiano da Safarà Editore, Pordenone.

Jo-Anne ha fotografato la drammatica situazione in cui si trovano a vivere gli animali in questo mondo, viaggiando e portando avanti attività di reportage e denuncia in quaranta Paesi, per i sette i continenti, per più di dieci anni: un archivio di ritratti di animali in allevamenti, laboratori, circhi, acquari, mercati.

Una finestra su un mondo che non si vuole vedere.

La manifestazione di Pordenone “Le Voci dell’inchiesta” ha presentato in contemporanea la proiezione di “The ghosts in our machine”. Il documentario di Liz Marshall ha come protagonista la stessa Jo-Anne e il suo impegno di documentazione e denuncia. Il film ha emozionato pubblico di Pordenone come lo è stato per le giurie di vari festival internazionali.
“The ghosts in our machine”, spiega la regista, è un viaggio alla scoperta di quello che è un complesso dilemma sociale quello dell’abile classificazione degli animali non umani in tre parti: animali domestici, fauna selvatica, e quelli a cui non vogliono pensare. Sono questi i “fantasmi”.

Nel documentario le storie dei bliz fotografici di Jo-Anne sono intervallate da alcuni momenti di destressing, di “rifugio”.

È stata la stessa Jo-Anne a dare questa definizione, durante la chiacchierata che l’attivista ha concesso al pubblico dopo proiezione. Per lei si tratta di momenti dove ritrovare le energie e riprendere contatto con la “normalità” dopo essere stata esposta agli orrori e alle aberrazioni che si riflettono nell’obiettivo della sua macchina fotografica e nei suoi occhi.

joanne2È per questo che ha accettato con gratitudine l’invito a raggiungere il nostro Rifugio per staccare dai suoi impegni italiani e passare del tempo con i cavalli. Al  nostro Rifugio, poi, ha rilasciato un’intensa intervista per Animalisti FVG.

“Amo le Farm Sanctuary, i Rifugi per animali, perché fanno entrare in contatto chi li visita con l’essenza, la personalità e la storia di questi esseri senzienti. I Rifugi diffondono la presa di coscienza, abbattono quel muro che c’è tra noi e gli animali e non ce li fa più vedere più come un qualcosa ma come un qualcuno.
Le persone che li visitano rimangono sorprese nell’ascoltare le storie di queste individualità, è quindi molto importante visitarli, perché questo tipo contatto con la realtà animale è educazione e consapevolezza. Gli animali, nei rifugi, non sono qui per “noi” ma sono qui per sé stessi: sono liberi di fare ciò che veramente vogliono fare, come dovrebbe essere possibile a tutti gli animali.

Qui si è insieme, per stare semplicemente insieme. Non per fare qualcosa. Questo, nelle persone, diventa rivelatorio, qualche volta… scioccante”.

Guarda l’intervista a Jo- Anne McArthur al Rifugio del Cavallo.